Il gioco è fonte di felicità, di gioia e divertimento per il bambino e non solo. Ha uno specifico valore nello sviluppo e nella formazione della personalità perché stimola contemporaneamente l’attività motoria, sensoriale e cognitiva, ma soprattutto perché favorisce la socializzazione.

Attraverso il gioco il bambino sperimenta se stesso.

Per questo grande attenzione è stata dedicata alla progettazione del parco giochi nel nuovo Centro Nazionale che si basa su quattro pilastri fondamentali:

  • Accessibilità
  • Orientamento
  • Sicurezza
  • Offerta multisensoriale

Il progetto prevede, infatti, due aree verdi attrezzate con giochi accessibili a persone con disabilità psicosensoriali e motorie. Come gli arredi, anche i giochi sono stati studiati e sviluppati per andare incontro alle esigenze di ogni nostro singolo utente. Devono quindi avere caratteristiche speciali di sicurezza ed ergonomia, oltre a contrasti cromatici adatti a renderli più distinguibili da chi ha un residuo visivo.

Ci saranno altalene adatte a chi ha difficoltà motorie, altalene a forma di cesto in cui potranno trovare posto anche bambini piccoli o che non riescono a sorreggersi da soli, tappeti elastici per stimolare il senso dell’equilibrio, sabbiere per manipolare divertendosi. Il parco giochi diventa così un luogo in cui percepire il proprio corpo e sperimentare una diversa conquista dello spazio, dove imparare piacevolmente all’aria aperta.

Grazie a questo lavoro di sviluppo tecnico, che il Segretario Generale Rossano Bartoli illustra nel video sopra, e alla nostra opera di sensibilizzazione, nei parchi giochi di alcuni comuni italiani iniziano a comparire altalene e giochi anche per bambini con difficoltà motorie e sensoriali.

Il nostro impegno però non si ferma qui, vorremmo che i giochi accessibili fossero in ogni parco per tessere quel filo d’oro che lega chi non vede e non sente al mondo.