Con la primavera è iniziata una nuova stagione: ottenute tutte le autorizzazioni necessarie, è stato completato il trasferimento nella nuova sede del primo blocco di attività. È ora abitato l’edificio delle attività istituzionali, che raccoglie gli uffici che vanno dall’amministrazione alla comunicazione, dalla raccolta fondi al settore associativo: una scelta che consentirà di ridurre i costi di gestione e di creare più sinergia tra i vari settori.

Subito dopo ha preso il via l’organizzazione dello spostamento dei primi servizi che coinvolgono gli utenti, iniziando dalle attività del diurno e dal Settore Scolare: un trasferimento da curare con attenzione perché le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali andranno accompagnate nel loro ambientarsi nei nuovi spazi.

Prima dell’estate poi toccherà al Centro Diagnostico e ai trattamenti intensivi, il primo fondamentale passo per costruire un percorso che aiuti le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali a uscire dal buio e dal silenzio. Il Centro Diagnostico nella nuova sede raddoppierà la sua capacità recettiva, con l’obiettivo di dimezzare la lista d’attesa in particolare per i bambini fra 0 e 4 anni: qui viene fatta la valutazione funzionale, mentre i trattamenti intensivi sono finalizzati ad aggiornare il programma riabilitativo individuale.

Mentre gli edifici del primo lotto si riempiono di vita, a poca distanza sono iniziati i lavori per la costruzione del secondo lotto del Centro Nazionale, dove sono previste le residenze per gli ospiti a tempo pieno (anch’esse con più posti letto rispetto ad oggi), le piscine e le palestre per la riabilitazione, la cucina e la sala mensa, la lavanderia, la foresteria. Si tratta di una sfida molto impegnativa per l’entità dell’investimento: realizzarla dipenderà dal sostegno di tutti.