Ambulatorio prove visive sordociechi Lega del Filo d'Oro

Ambulatorio per prove visive

Come è possibile valutare le capacità visive di una persona sordocieca e pluriminorata? Come possono bambini con pluriminorazioni gravi rispondere a dei test medici in cui si prevede collaborazione e interazione diretta? Alla Lega del Filo d'Oro abbiamo sviluppato un sistema che prevede una serie di test medici specifici. Questi sono accompagnati e arricchiti dall'osservazione degli operatori che monitorano i nostri ospiti anche in diverse attività durante la settimana di diagnosi funzionale. Questo approccio ci ha permesso di scoprire in molti bambini dei residui visivi che i medici, durante precedenti visite specialistiche, non avevano rilevato. Proprio su questi residui si lavora con un percorso di riabilitazione volto al loro potenziamento con l'obiettivo di rendere i nostri ospiti sempre più autonomi.

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Attività

L’oculista svolge un ruolo di primaria importanza per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, attraverso test medici per valutare i residui visivi con il fondamentale apporto degli educatori che osservano il comportamento dell'ospite nei confronti di alcuni stimoli.

1) Test: inizialmente gli ospiti sono sottoposti ai test per definire i primi risultati relativi ai residui visivi. I Test servono per analizzare lo sguardo preferenziale, la percezione dei colori, dei contrasti, della luce.

2) Osservazione: i risultati ottenuti nella fase di test sono monitorati ed integrati durante la permanenza al Centro attraverso l'osservazione dei comportamenti di ogni singola persona. È infatti in diverse situazioni come il gioco, il riposo, i pasti o durante lo svolgimento di un compito (scolastico o lavorativo) che possono venire scoperte potenzialità nascoste.

3) Integrazione: i dati raccolti durante le fasi precedenti andranno a fornire una valutazione complessiva in ambito visivo che sarà usata durante il percorso di riabilitazione a casa o presso le strutture della Lega del Filo d'Oro. Ad esempio se l'ospite percepisce i contrasti o è attratto da colori specifici, gli ambienti saranno adattati e modificati in modo che la persona possa ususfruirne in modo più possibile autonomo e sicuro.

Macchinari e metodo

I test generalmente usati sono:

A) TAVOLE DI TELLER: per misurare lo sguardo preferenziale. L'oculista o l'operatore osservano il movimento degli occhi dell’ospite, che normalmente dovrebbe volgere lo sguardo verso il lato del cartoncino su cui sono disegnate le bande verticali bianche e nere. Questo strumento di valutazione non richiede abilità linguistiche e la persona non deve seguire nessun tipo di istruzione.

B) CARDIFF: anch’esso utilizzato per la misurazione dello sguardo preferenziale. E’ composto da disegni bianchi con contorno nero su fondo grigio i cui contorni diminuiscono progressivamente fino a confondersi con lo sfondo.

C) TEST LH e BUST TEST: permettono di misurare la visione da vicino e da lontano. Tali strumenti possono essere usati con le persone che iniziano a sviluppare i concetti del simbolo e del diverso, in quanto prevedono l’uso di gruppi di disegni con stimoli in apparenza uguali, ma in realtà con particolari ben definiti che li distinguono l’uno dall’altro.

D) QUANTITATIVE COLOR VISION: per valutare la percezione dei colori.

E) VISUAL ADAPTATION: per misurare l’adattamento alla luce.

F) TEST LH “Contrast Sensitivity” - “Hiding Heidi": per conoscere quale contrasto tra gli stimoli (figura-sfondo) è necessario alla persona per percepire meglio.

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