Attraverso la musicoterapia è possibile abbattere le barriere che la disabilità costruisce tra la persona sordocieca e il mondo esterno.
Forse più di ogni altra Arte la musica è in grado di accendere in ognuno di noi emozioni ancestrali e profonde. Può far commuovere, suscitare un ricordo, può spingere a ballare, oppure può dare la carica per affrontare la vita di tutti i giorni. La musica va oltre la semplice espressione artistica: è un vero e proprio linguaggio che permette a tutti di comunicare, a prescindere dal luogo e dal tempo.
Attiva parti del cervello connesse all’euforia, ma, cosa ancora più straordinaria, riesce ad abbattere il muro di silenzio e di buio di chi non sente e non vede.
Alla Lega del Filo d’Oro la musicoterapia è uno strumento prezioso per la riabilitazione per gli ospiti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Il suono? Si può toccare. Il gesto? Si può ascoltare. Questo è uno dei tanti piccoli miracoli che avvengono ogni giorno all’Associazione.
Al Centro di Lesmo (MB) Stefano, ragazzo sordocieco seguito dalla Lega del Filo d’Oro dal 1979, svolge dei veri e propri duetti settimanali col suo musicoterapista Lorenzo. Il suo senso del ritmo è così forte che è addirittura in grado di creare motivi musicali molto gradevoli!
Lungo il filo delle note la consapevolezza sensoriale si amplifica, si acquisisce fiducia in se stessi e ci si apre finalmente agli altri, anche quando sembra impossibile…
La musica, infatti, consente di stabilire con i ragazzi affetti da disabilità uditiva parziale o totale una relazione alternativa e più immediata con il tatto. Le note musicali, e le sensazioni piacevoli che propagano, riescono a catturare l’attenzione, stimolano la percezione, predispongono all’esercizio. Ecco così che gli ospiti sordociechi acquistano maggiore armonia nei loro movimenti, maggiore capacità di ascolto e di partecipazione, raggiungendo importanti obiettivi anche sul fronte della comunicazione.
“La musica arriva, a volte con le vibrazioni, altre in modo imprevedibile”, racconta Fiammetta, musicoterapista al Centro di Osimo. “Ho conosciuto un ragazzo sordo totale che si calma solo se ‘ascolta’ Branduardi”.
Lungo il filo delle note, così, la consapevolezza sensoriale si amplifica, si acquisisce fiducia in se stessi e ci si apre finalmente agli altri, anche quando sembra impossibile… “Tu chiamale, se vuoi, emozioni”.
La Lega del Filo d’Oro non lascia, raddoppia! Anche tu non lasciare… per realizzare il nuovo Centro Nazionale abbiamo bisogno dell’aiuto di tanti, anche del tuo!