“Aiuto” è la parola che associo alla Lega del Filo d’Oro. Avevo appena perso mio padre e scoperto che, oltre alla Sindrome di Usher (che comporta problematiche visive e uditive), ero affetta anche da sclerosi multipla. La disperazione poteva prendere il sopravvento ma lo staff romano dell’Associazione, in punta di piedi, mi ha aiutata ad affrontare ogni sfida, rendendo le problematiche più semplici e meno traumatiche. Dal 2007 sono parte della grande famiglia della Lega del Filo d’Oro ed ho vissuto tantissime esperienze significative che mi hanno arricchita umanamente. Addirittura nel marzo 2015, durante la settimana bianca a Folgaria (TN), grazie all’aiuto dei preziosissimi volontari ho realizzato il mio sogno: sciare! Una sensazione di gioia e felicità indimenticabile! La realizzazione di un nuovo Centro Nazionale da parte dell’Associazione è una cosa grandiosa e positiva, perché è necessario andare incontro alle esigenze delle persone sordocieche, che non si sentiranno più sole, emarginate, alla stregua di un peso sociale. Sapranno che ci sarà sempre qualcuno che potrà prendersi cura di loro, coinvolgendole in attività di ogni genere per metterne a frutto le potenzialità ed affrontare con più leggerezza la vita. Concludo con un mio motto: "Non arrendersi mai perché tutto è possibile".