Agli inizi temevo di non farcela, ma quando nel 1993 una mia ex compagna di classe che lavorava per la “Lega” mi propose di iniziare, accettai. E meno male, perché ho scoperto la mia strada, anche grazie all’umanità del Segretario Generale Rossano Bartoli, il cui esempio è stato - ed è - molto importante. Tra me e gli ospiti c’è un autentico scambio: sono io che ricevo forza da loro, non il contrario. Arrivando qui ho capito subito che non sarei mai stata capace di trattarli come “diversi”. Io mi arrabbio con loro, ci litigo anche, se necessario. E perché non dovrei? Se li trattassi con i guanti bianchi vorrebbe dire che non sono persone normali. Il progetto del nuovo Centro Nazionale dell’Associazione è una sfida nuova, ambiziosa e non vedo l’ora che sia tutto pronto. Se si investe nelle potenzialità di queste persone non si viene mai delusi.