Dopo la riapertura del cantiere, lo scorso 13 maggio, proseguono i lavori del secondo lotto del Centro Nazionale. L’attività è quasi tutta all’interno delle palazzine, per la realizzazione dei tramezzi e degli impianti. In particolare ha fatto molti passi avanti l’impianto aeraulico per la ventilazione degli ambienti, il riscaldamento e il condizionamento, realizzato dalla Roccheggiani S.p.A. di Camerano (AN), che è anche uno degli sponsor tecnici del Centro Nazionale.

Nell’emergenza sanitaria si è parlato spesso dell’importanza di questi impianti per garantire la qualità dell’aria negli ambienti e la sicurezza di chi li vive: nel nuovo Centro, sia nel primo che nel secondo lotto, ci sono unità di trattamento dell’aria (U.T.A.) , sistemi di canalizzazione e bocchette di mandata che immettono aria nei locali direttamente dall’esterno, garantendone il mantenimento della qualità grazie all’elevata efficienza di filtrazione delle macchine. Le unità di trattamento, attraverso una rete di canali di estrazione rigorosamente separata da quella di immissione, espellono l’aria “viziata” all’esterno, attivando anche una funzione di recupero del calore, utile per il contenimento dei consumi energetici.

Una quota dell’energia necessaria al funzionamento degli impianti tecnologici del nuovo Centro, compreso quello aeraulico, deriverà dall’impianto fotovoltaico installato sulle pensiline dei parcheggi esterni, così da ridurre i consumi energetici e massimizzare l’impiego di energia rinnovabile.