Alla Lega del Filo d’Oro per ogni sordocieco o pluriminorato psicosensoriale – e per la sua famiglia – c’è una strada che porta alla riabilitazione.

Trovare persone specializzate non è semplice e così, quando veniamo ad Osimo per il trattamento di tre settimane, noi apprendiamo e poi portiamo a casa per continuare la terapia” a parlare sono i coniugi Navarra, genitori di Massimo, al termine di un trattamento intensivo del loro piccolo. I “trattamenti intensivi” sono soggiorni che le persone sordocieche, con le loro famiglie, fanno a cadenza regolare per monitorare più da vicino il percorso di riabilitazione, rilevando gli obiettivi raggiunti e individuando i nuovi traguardi verso l’autonomia e la comunicazione. Le attività di riabilitazione infatti, ove possibile, si svolgono all’interno del contesto familiare e territoriale di appartenenza dell’ospite, con un programma da applicare giorno dopo giorno.

E’ un percorso difficile, ma possibile, che necessita di impegno, forza di volontà e soprattutto di strutture adeguate che permettano all’ospite sordocieco e ai suoi familiari di avere tutto il supporto necessario, a 360 gradi. E’ in quest’ottica che va vista la nascita del nuovo Centro Nazionale di Lega del Filo d’Oro a Osimo (AN), una struttura che consente all’Associazione di dare risposte concrete e tempestive alle tante richieste di assistenza provenienti da tutta Italia, molte delle quali, purtroppo, in lista di attesa.

La nuova struttura punta molto sull’accoglienza delle famiglie, vere e proprie protagoniste del percorso di riabilitazione dei propri figli.

Per questa particolare tipologia di intervento all’interno del 1° Lotto del nuovo Centro Nazionale, esiste ed è operativo dal 2018 un intero edificio: al piano terra sono dislocate le aule per la riabilitazione, mentre ai piani superiori si trovano gli appartamenti per gli ospiti che restano ad Osimo per periodi prolungati (solitamente 3-4 settimane) e per le loro famiglie.

La nuova struttura punta molto sull’accoglienza delle famiglie, vere e proprie protagoniste del percorso di riabilitazione dei propri figli, in ogni momento. Per queste ragioni, gli appartamenti sono organizzati con stanze private e spazi comuni in grado di stimolare la nascita di momenti di condivisione per chi si trova a vivere situazioni molto simili. Contenti di poter finalmente condividere con altre famiglie le preoccupazioni e le gioie per i loro bambini sono i genitori di Sofia: “Il problema nostro diventa il loro e viceversa. Una full immersion tanto intensa che alla fine si torna a casa con una nuova voglia di vivere, con più coraggio, perché non siamo soli!” 

Quello con Lega del Filo d’Oro è #UnContattoCheVale per tante famiglie! Ricordati di noi nella tua dichiarazione dei redditi…per realizzare il 2° Lotto del nuovo Centro Nazionale abbiamo bisogno dell’aiuto di tanti, anche del tuo! Per il tuo 5×100 scegli la Lega del Filo d’Oro come destinataria!