Francesco Mercurio, ragazzo sordocieco seguito da Lega del Filo d’Oro, ha sfidato e vinto tutti i pregiudizi, realizzando il suo sogno di laurearsi in Giurisprudenza.

 

Niente scuse, nessun privilegio. Per finire gli studi gli ci sono voluti studio, impegno, dedizione, concentrazione, ma alla fine ce l’ha fatta. Francesco Mercurio si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Urbino con la votazione di 110 e lode.

Una soddisfazione doppia per lui, che ha sfidato i pregiudizi di chi pensava che un sordocieco non potesse studiare e perfino prendere una laurea. E invece lui, testardo e volitivo qual è, ha dimostrato a tutti che non c’è disabilità che tenga e che chiunque può realizzare il proprio sogno. Quello di Francesco era di prendere il titolo in Legge per poter aiutare la sua causa. La tesi infatti si è focalizzata sulla “Tutela delle persone disabili nella Costituzione e nella normativa di attuazione” proprio per poter approfondire temi come il diritto allo studio, al lavoro e all’accessibilità ai servizi da parte di persone che hanno deficit sensoriali e/o motori. Per la sua famiglia e per la comunità di Osimo è stata una grande soddisfazione.

Francesco è parte della famiglia della Lega del Filo d’Oro da tanti anni. Ma l’intervento degli operatori dell’Associazione non avrebbe potuto nulla se alla base non ci fosse la grinta di questo ragazzo che, nonostante le difficoltà fin da bambino, non si è mai arreso e ha lottato per i suoi diritti. “Ci sono tante cose che la Lega del Filo d’Oro ha fatto per me, ma quella più importante è stata farmi scoprire la mia identità di uomo. Sono nato cieco, ma sono diventato sordo a dieci anni e la fase di transizione da una condizione all’altra è stata traumatica”.